birmanodemocratico

cronaca di una marcia. abbiamo preso la strda giusta al rovescio.-continua…

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diamo tutto a tutti2

marcia della pace. exploited.

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diamo tutto a tutti

Cronaca di una marcia.

"cio' che qui immagino accadde ad alcuni muratori in cima all'impalcatura sommitale della fabbrica nel momento della confuzione.Erano arrivati molto in alto. Da lassu' vedevano i mari"

                                 (E.De Luca)

 

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il veto

Per motivi economici, Bush, il presidente della piu' grande democrazia del mondo come dice Walter, ha posto il veto su un testo di legge che prevede l'estensione dell'assicurazione sulla salute ad alcuni milioni di bambini americani, attualmente privi di copertura sanitaria.
Secondo questo potentissimo automa-avvinazzato messo a capo della casa bianca un' estensione della copertura sanitaria gratuita a circa 4 milioni di bambini americani incoraggerebbe molte persone oggi assicurate privatamente a passare alla sanita' pubblica:
tutto cio' comporterebbe costi altissimi…
Le spese sanitarie gratuite per dieci milioni di bambini sono per la piu' grande potenza industriale, economica e militare del pianeta un costo insostenibile!
L'estensione dell'assistenza sanitaria pubblica a quattro milioni di bambini poveri, reperendo risorse con l' aumento di tasse sul tabacco, incontra il veto di questo scemo che guida la nazione americana e che non ama neanche il suo cane.
Senza copertura sanitaria sono in USA 43,6 milioni di persone-15,2% della popolazione totale…
La ragione economica non ha limiti.

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abolire il lavoro salariato

 
-In tedesco: Tàtigkeit: attivita' creatrice; l'attivita' libera e spontanea, svolta dagli individui come soddisfazione di un bisogno interno; va' distinta dal lavoro-Arbeit in quanto rivolto ad un fine esterno, il salario o i suoi equivalenti.
La distinzione tra attivita' creatrice e lavoro e' essenziale per la comprensione del pensiero di Marx. Ogni esaltazione del lavoro (Arbeit) costituisce oggettivamente un rovesciamento dell'essenza della visione che Marx ha dell'uomo e del suo sviluppo.

Il lavoro (Arbeit) non appartiene all' essere del lavoratore; in esso l' operaio non si afferma ne' realizza bensi "si nega, non si sente appagato ma infelice, non svolge alcuna libera energia fisica e spirituale, bensi' mortifica il suo corpo e rovina il suo spirito."
Il lavoratore dunque si sente se stesso solo fuori dal lavoro e fuori di se' nel lavoro.
L' estraneita' del lavoro-Arbeit, dice Marx, fa risaltare la sua estraneita' al lavoratore nel fatto " che, appena cessa di esistere una costrizione fisica o di altro genere" e' fuggito come la peste. Questo lavoro-Arbeit e' un'attivita'sacrificio, un' attivita' mortificazione. Il lavoro-Arbeit, il lavoro salariato e' un' espropriazione non solo di ricchezza materiale ma soprattutto di tempo cioe' di vita. Continua a leggere

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senzasuono

"il fragore senza suono che ci e' noto da sempre nell'esperienza del sogno, ci viene incontro di giorno dai titoli dei giornali" (T.W.Adorno)

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una spettrale oggettivita’

Conosco le cose che vedo nelle immagini prodotte in un modo completamente diverso che se condividessi con loro lo stesso spazio fisico.
Non importa se i significati delle immagini sono verificabili o no, il punto e' se esse producano o meno degli effetti e degli affetti sensibili. E' nell' azione reazione sensibile ed emotiva a cui porta un immagine che si definisce la sua funzione e non se comporti o no un certo giudizio sulla verita' o sulla falsita' di uno stato di fatto.
Le immagini e la realta' si unificano e si confondono su uno stesso piano per l' effetto concreto che producono nei comportamenti e nella sensibilita' delle persone.
Non si tratta di sapere se l' una cosa e' piu' o meno falsa dell' altra, se hanno o no un senso verificabile, ma semplicemente di qualificarle secondo i diversi gradi di forza con cui ottengono o non ottengono dei risultati nello stimolare azioni e comportamenti o anche solo allucinazioni.
Nelle immagini c'e tutta una politica della sensualita' che non ha niente a che fare con le domande sulla verita', la realta' o irrealta' di uno stato dell' esistenza.

L' immagine e' la via per la creazione di un' identita' seducente che quando contagia il livello collettivo annuncia l' avvento della politica come estetica, cioe' del fascismo nella sua versione post-moderna.
Non ha senso chiedersi se un' immagine e' piu' vicina o piu' lontana dalla realta' quando il suo scopo principale e' quello di essere un mezzo complesso di integrazione /disintegrazione all' interno di un processo sociale ed economico specifico e totalitario. Non si tratta di manipolazione delle griglie di lettura della realta' quanto di un processo di simultanea autolegittimazione di se' e del mondo in cui cio' che interessa non e' la logica ma l' affettivita'.

Tanto la realta' che le sue immagini sono il risultato dinamico e agente, sia pure complessamente mediato, di un processo sociale/economico autonomizzatosi al punto tale da non avere piu' bisogno di conducenti ma solo di guardiani, spettatori e vari addetti alle luci, alla reclame, alla produzione…Se il capitale decidesse di dipingere il mondo di blu' e ha i mezzi materiali e tecnologici per farlo, voi vedreste il mondo in blu' anche se non senza qualche sbavatura: oggi questa cosa e' quella che viene pomposamente denominata verita', realta', fatto, oggettivita'…

In un' immagine quello che interessa non e' se racconta, dice o fa intuire o meno la realta' o la verita' ma se e'  efficace dal punto di vista economico/sociale.
Le immagini non raccontano nulla ma producono come qualsiasi altro mezzo di produzione seppure in modo molto complesso…: servono a dare nuove immagini a vecchi oggetti, nuove immagini alle stesse ossessive situazioni.
La spettrale oggettivita' in cui viviamo, se viviamo, e' condizionata da qualcosa di assolutamente irreale come gli indici di borsa o i grafici altalenanti dei maghi dell' economia di mercato…; potremmo ancora chiederci o chiedere se un' immagine e vera o non vera?

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20 ottobre: io mi mobilito, tu ti mobiliti, egli si mobilita…

 "Liberazione" ha detto che dobbiamo fare l' elettroshock al governo!

I partiti di sinistra che partecipano direttamente al governo Prodi sono delusi del governo per come affronta o intende affrontare questioni come il lavoro precario, i diritti civili e la pace.
Gli stessi partiti per far ravvedere il governo di cui fanno parte, con tanto di ministri e sottosegretari, fanno appello alla mobilitazione sociale, ai movimenti ecc.
D' Alema col suo noto machiavellismo da bar che lo contraddistingue ha fatto notare che non e' lecito, ne' logico sputare nel piatto dove si mangia…

Ricomporre la dinamica dei movimenti intorno alla lotta al lavoro precario-etc, questa e' la parola d' ordine lanciata dai promotori dell' autunno caldo versione 2007…
Nell' appello e relativi rotoli annessi si allude, si fa' intuire, si vocifera, si fa circolare la voce ma con molta circospezione e prudenza sul fatto che in italia la Confindustria, il Vaticano e la finanza e poi l' europa dei banchieri contano molto di piu' del governo dell' Unione proditoriamente autodefinitosi "riformista": ergo: ci appelliamo al popolo della sinistra, ai movimenti, alla piazza per dare forza a quelli piu' a sinistra del governo.
Il ragionamento e' semplice: mentre quelli che fanno una politica di destra nel governo di centro sinistra trovano l' appoggio di potenti settori economico-finanziari-clericali, quelli che vorrebbero fare una politica di sinistra, sempre nel governo di centro-sinistra non hanno una minkia di forza sociale che li renda credibili:
dunque facciamo la manifestazione di piazza.
Il ragionamento non fa una piega, si diceva una volta…

A noi precari a tempo indeterminato l' altra volta ci hanno detto "votateci", liquidiamo quel nano cattivo di Berlusconi che e' di destra e mettiamo tutto a posto: dai diritti civili, alla pace, ai salari, ai contratti, alle pensioni ecc.
Adesso ci dicono: "sosteneteci con la mobilitazione perche' nel frattempo  che voi ci votavate anbbiamo scoperto che di cattivi c'e ne sono piu' di uno…". Senza omettere che un bel giorno scopri sul corriere della sera che Montezemolo e Veltroni sono pari-pari d' accordo su tutto: il profitto-l' impresa-il mercato, il mercato-l' impresa-il profitto, l' impresa-il mercato-il profitto e via discorrendo. Continua a leggere

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Blow-up


Blow-up

La traiettoria immaginaria di una palla immaginaria.

L' occhio meccanico, la macchina fotografica, registra quello che accade in un mondo di fantasmi.
Esso vede quello che l' occhio umano non riesce o non vuole percepire.Il potere della visione oggettiva della macchina, dell' occhio meccanico, viene tuttavia smentito dalla scomparsa
del cadavere, dal furto delle foto e dei rullini che ne costituivano la prova d' esistenza.

Gli stessi ingrandimenti delle foto gia' annunciano l' ambiguita' dei dati registrati sulla pellicola quando cominciano a sgranarsi e a rivelare immagini sempre meno decifrabili e infine  figure informi.
Gli oggetti cristallizzati dall' occhio meccanico si rivelano tutti momenti di una interminabile connessione funzionionale ed anonima che li fa' evaporare cosi'come il loro significato che rimandando ad un' altro significato in una trama infinita conduce alla perdita di ogni senso.

"Noi sappiamo che sotto l'immagine rivelata ce n'è un'altra più fedele alla realtà, e sotto quest'altra un'altra ancora, e di nuovo un'altra sotto quest'ultima. Fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa, che nessuno vedrà mai. O forse fino alla scomposizione di qualsiasi immagine, di qualsiasi realtà." (Michelangelo Antonioni) Continua a leggere

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iran

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