milano ‘o sistema e i suoi squadristi

cnero

In periodi di  crisi economica insieme alla depressione
dell’attivita’ produttiva si registra una concomitante e generale
recessione delle anime. Lo spettacolo e’ in stallo e le modalita’ della
repressione e del controllo inclinano, dove la mistificazione
ideologica non arriva, alla violenza, all’intimidazione brutale nelle
strade, all’omicidio. Lo spettacolo in stagflazione e’ pronto a
resuscitare i fantasmi dei
suoi cani da guardia piu’ fanatici e criminali ma, non prima di averli
ripuliti dalla memoria del sangue che hanno fatto colare nel corso
della storia. Per questo accade oggi che i torturatori e gli assassini
in camicia nera vengano "ri-umanizzati", infilati nella lavatrice di
storici piu o meno ufficiali, piu’ o meno accademici e poi riasciugati
al sole dei media d’O Sistema. In questo paese sgretolato la
disposizione al fascismo nella sua forma piu’ pura, cioe’
come somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere
umano medio (Wilhelm Reich), la si puo’ leggere a Milano. Non
a caso Milano e’ la capitale della moda e dell’economia del paese,
ovvero il centro d’O Sistema. Milano
fa tendenza
.

In viale Certosa, appunto a Milano, non lontano dal cimitero di
Musocco, non molto distante dal "Campo X" dove sono sotterrati un
discreto numero di assassini delle SS in compagnia di illustri
torturatori e seviziatori in camicia nera, dal  capo delle
brigate nere
Alessandro Pavolini al fondatore della "legione E. Muti" Francesco
Colombo ad alcuni militi omicidi e criminali della banda Koch…Non
tanto fuori mano dall’immagine di un cervello sociale ridotto ai minimi
termini, in un ex negozio di lapidi mortuarie si sta’ per esumare un
ritrovo per neofascisti paranoici, psicotici e schizoidi con in testa
il culto della morte. Un’aggregazione di lombrichi travestita da
associazione culturale che si  chiama "cuore
nero"
.
Tra i promotori di questo progetto funerario si annovera un tale
Roberto Jonghi Lavarini, ex Alleanza Nazionale, ex investigatore
privato, nostalgico della Repubblica di Salo’ e rappresentante della
"Fondazione Augusto Pinochet" insieme ad altri devoti dell’olio di
ricino e della cocaina come Alessandro Todisco, ex Azione skinheads,
condannato per odio razziale e suo fratello Franco, detto
Lothar, una carriera da buttafuori in
locali notturni costellata di risse e capo degli "irriducibili
dell’inter".  A questo squallido camposanto non hanno mancato
di ossequiare personaggi come Grabiele Adinolfi ex di Terza
Posizione attualmente boss e zucca pensante di "casa
Pound" (roma) altro rinomato sepolcro imbiancato dei veneratori del
totalitarismo revisionato di quei due clown efferati e omicidi, Hitler
e Mussolini, che hanno
strisciato nella storia del novecento.

La malasorte, se preferite la scalogna che si sa’ ha occhi acuti, l’11
aprile 2007 aveva causato un incendio in questa ex lapideria e
l’incidentaccio aveva momentaneamente bloccato i sogni di questa
congrega di vili nullita’. Ma essi non hanno demorso vista anche la
sollecita solidarieta’ offerta loro dal comune di Milano e da i
camerati stinti di An ( Carlo Fidanza, uno che inneggia a Mussolini ma
dice di non aver mai cantato "faccetta nera" ne’ in curva ne’ sotto la
doccia e un tale di azione giovani Alessandro Pozzoli detto
“Peso” capo dei "Guerrieri ultras del Milan"…).

Ma le vedette e le veline di richiamo annodate al progetto
"cuore nero" sono tante da Remo Casagrande, picchiatore missino degli
anni ’70 a Cesare Ferri, accusato e poi assolto per la strage di piazza
della Loggia a Brescia, a Maurizio Murelli, condannato per aver ucciso
nel 1973 un poliziotto a Milano. Non manca l’appoggio di quel discepolo
di Pinochet Stefano delle Chiaie e dei suoi amici calabresi di Quarto
Oggiaro come i Carvelli, i Di Giovine e i Crisafulli. (1)

"Ci sono foto che ritraggono assieme Jonghi Lavarini (in corsa per An)
e Salvatore Di Giovine detto "Zio Salva", della nota famiglia calabrese
da sempre implicata nel traffico e nello spaccio di droga nella zona.
In altre foto, altri politici sono immortalati accanto a Ciccio
Crisafulli, nipote ed erede del boss Biagio "Dentino" Crisafulli.
Intrecci arditi. Favori concessi per tornaconto o in nome di vecchie
amicizie. Come il posto di lavoro fittizio che Lino Guaglianone, un
tempo tesoriere dei Nar, oggi ricco imprenditore già
candidato alle ultime politiche con l’Azione sociale di Alessandra
Mussolini, trovò nella sua palestra di Novate Milanese a
Gilberto Cavallini, plurimomicida ergastolano ex Nar. Di Guaglianone
è anche la palestra Doria di via Mascagni. Tra i ragazzi la
Doria è considerata la palestra "vera", non "fighetta".
Quella che è anche un po’ palestra di vita. Pugni, tifo
ultrà, "azioni" universitarie e militanza politica."
Non volendo fare torto a nessuno di questi vermi e’ bene ricordare che
anche l’avvocato Adriano Bazzoni, collaboratore di
Ignazio La Russa capo di An a Milano e attuale ministro della difesa
del governo berlusconi, si è fatto fotografare, nella sede
di An di Quarto Oggiaro con un bel gruppo di camerati. Tra questi, il
compunto “Zio Salva”: ovvero Salvatore Di Giovane,
che fa parte della famiglia calabrese nota per essere rimasta coinvolta
in indagini pesanti sul traffico di droga della ’ndrangheta
in Lombardia.

Squadrismo. Questa e’ la modalita’ d’azione "culturale" di questa
comitiva di nostalgici di Salo’ e di Hitler. Le aggrssioni compiute da
questi vigliacchi sono state 61 nel 2005, 97 nel 2006, un centinaio nel
2007 (catalogate dall’Osservatorio democratico sulle
nuove destre di Saverio Ferrari). Obiettivi preferiti: giovani
di sinistra, immigrati, omosessuali; oppure sedi di partito, simboli
della Resistenza, centri sociali. La città con
più colpite Roma. Seguono
l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto e la Toscana. Ma in
quasi tutte le regioni d’Italia sono accaduti episodi di
squallido squadrismo.
Con il volto coperto, armati di spranghe o di coltelli aggrediscono e
uccidono a tradimento: Questi sono il prototipo dei "guerrieri in piedi
in mezzo alle rovine" allevati dai revisionisti di destra e di
sinistra, dalle ambiguita’ culturali e politiche di certa sinistra e da
tutti quelli, intellettuali e non, che amano vivere nel vomito della
storia e che di quello si cibano inchinandosi a ‘O Sistema.

Dall’invito ufficiale, il primo, all’inagurazione di questo
obitorio di cervelli detto "cuore nero" si puo’ leggere un interessante
elenco di  cani da gurdia dello spettacolo nell’era Berlusconi:
Roberto Fiore – Forza Nuova
On. Nello Musomeci – Alleanza Siciliana
On. Alessandra Mussolini – Azione Sociale
On. Pino Rauti –Movimento Idea Sociale
On. Luca Romagnoli – Fiamma Tricolore
Sen. Francesco Storace –
Ddestra Adriano Tilgher – Fronte Sociale Nazionale"
"Dirigenti Lombardi e Milanesi di : Azione Sociale Roberto
Giacomelli e Lino Guaglianone
Ddestra On.Alberto Arrighi e Luciano Buonocore
Fiamma Tricolore Attilio Carelli e Marco De Rosa
Forza Nuova Duilio Canu e Roberto Cartocci
Movimento Nazional Popolare On. Tomaso Staiti di Cuddia

I promoter di "cuore nero" sono la fantomatica "Associazione Culturale
Aurora Boreale"
Tra  i sostenitori si trovano
CastMilano ed Il Sogno di Rohan
Casa Pound Roma 
rivista Orion e Libreria La Bottega del Fantastico Milano
Comunità Giovanile di Busto Arsizio
Compagnia Militante di Monza 
l’ Associazione Culturale Limes Milano
Circolo Terra di Mezzo di Milano
Circolo della Rabbiusa Milano
Combattenti della Repubblica Sociale Italiana
Centro Studio Polaris-Gabriele Adinolfi
Ferlandia di Predappio
Attilio Carelli e Marco De Rosa Movimento Sociale Fiamma
Tricolore
Giordano Veneto Fronte Skinhead
Guido Giraudo Associazione
Culturale Lorien
Massimo Picozzi Consigliere di A.N. di Zona 8
Matteo Pisoni giovani della Fiamma
Milano – gruppo “Bandiera Nera”
la Compagnia Militante di Monza Skin4Skin ed il gruppo SAB Monza.

1)
1995-La Procura di Reggio Calabria ha concluso nello scorso Dicembre
un’inchiesta, relativa alle alleanza fra gruppi fascisti, ‘ndrangheta e
massoneria durante la rivolta di Reggio, con la richiesta di rinvio a
giudizio di 463 persone. L’indagine ha dei punti di contatto con quella
del giudice Guido Salvini di Milano, che indaga sulla strage di Piazza
Fontana. L’inchiesta dimostra come ci sia stata un’alleanza operativa
fra Junio Valerio Borghese, Stefano Delle Chiaie, i servizi segreti,
Paolo Romeo, ex segretario della commissione di vigilanza RAI, del PSDI
(che avrebbe protetto Franco Freda), le logge coperte della massoneria
e la mafia calabrese. Inoltre, è stato accertato che la
Freccia del Sud, il treno che il 22 luglio 1970 deragliò
vicino alla stazione di Gioia Tauro, causando 6 morti e 139 feriti fu
organizzato da tre fascisti legati alla ‘ndrangheta, già
morti per cause naturali

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2 risposte a milano ‘o sistema e i suoi squadristi

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  2. spiff scrive:

    Il copia incolla di un commento fatto in altro contesto e con un link che punta ad una specie di autodifesa di R.J.Lavarini e’ privo di senso e dunque lo elimino.
    Questa vicenda e altre simili cosi’ come i suoi personaggi sono tuttaltro che sottovalutati. Qualsiasi tipo di “citazione”, “critica”, riferimenti ambigui provenienti da una cultura “cameratizzata” non sono graditi.
    La non-coincidenza,invocata da certi settori di neofascisti, neonazisti, tra “area storica” ed “area politica” per riproporsi in maschera con i loro attuali e deliranti progetti politici non fa presa e non cancella il loro passato e presente squadrismo mentale, culturale e di strada.
    Fascisti erano fascisti restano.
    Il fascismo e’ in alto in basso e va’ colpito ovunque.

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