la classe operaia va in paradiso: un minuto di silenzio alla scala.

Il festoso Valzer conclusivo de ‘La bella addormentata nel bosco’ di Petr Il’ic Cajkovskij e’ il tema scelto dalla Rai per lo spot degli auguri di Natale, da oggi in onda su tutte le reti.
Strage.
Un minuto di silenzio alla Scala.
Scioperi di pochi minuti a Torino.
E’ salito a tre il bilancio delle vittime dell’incendio divampato ieri nell’acciaieria ThyssenKrupp di Torino.
Alla Fiat di Cassino un meccanico ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da un autotreno che stava riparando. Ad Avellino un operaio edile e’ caduto da un’impalcatura ed e’ morto sul colpo.
Strage.
Ustioni su oltre il 90% del corpo.
Ustioni su oltre il 90% del corpo.
Ustioni su oltre il 90% del corpo.
Verifiche su tutti gli estintori presenti nello stabilimento.
Gravi le condizioni degli altri quattro lavoratori dello stabilimento torinese.
Fascicolo dell’inchiesta e’contro ignoti.
Tre giorni di lutto.
Partecipazione e cordoglio con un segno visibile, una fascia nera al braccio.
Risposte risolutive ed urgenti.
Risposte risolutive ed urgenti.
Linea cinque adibita al trattamento termico e al decappaggio dell’acciaio.
Olio fuoriuscito da una tubazione flessibile ha preso fuoco.
Cresce la rabbia fra gli operai.
Gli estintori nella fabbrica erano semivuoti e non c’era l’acqua per gli idranti.
Il primo estintore usato dagli operari era vuoto ed inoltre il telefono di emergenza non era attivo.
Quattro anni fa si generò un altro incendio da una vasca d’olio per due giorni-Torino fu avvolta da una nube nera.
I sindacati hanno indetto uno sciopero di otto ore a Torino e Terni.
Astensione nazionale di due ore dal lavoro dei metalmeccanici.
Linea 5 laminati. Chissa da quante ore e’ composta una vita.
Atmosfera sobria e discreta per l’inaugurazione della stagione alla scala.
Come da tradizione, comprese le proteste, al di fuori del teatro, atmosfera sobria e discreta per l’inaugurazione.
Ad assistere al dramma tedesco anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In teatro è stato osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’incidente sul lavoro di Torino.
Dolore e cordoglio ai familiari per le vittime del lavoro.
Produttività, flessibilità, straordinari e di fabbrica si continua a morire.
La sicurezza e’ un costo per le imprese.
Approfondimento televisivo sulla morte operai in una fabbrica di Torino.
Si chiama "Natale nel Centro di Torino 2007" ed è un pieghevole che fornirà informazioni utili a tutti coloro che vorranno raggiungere il centro cittadino in occasione delle festività natalizie o per i tradizionali acquisti.
Una mappa per districarsi nello shopping natalizio.
4 morti bianche in Italia per ogni giornata lavorativa-dal 1950 ad oggi quasi 200.000 morti per "infortuni" sul lavoro-migliaia di permanentemente invalidi e mutilati.
I "comunisti" al governo hanno detto: "ci giunge notizia".
Il ministro della salute ha annunciato che ci sara’ una riunione al ministero della salute con l’azienda Thyssen Krupp.

I poveri
Cui morinu  ammazzati nta li fabbrichi,
cui morinu scacciati sutta li casi,
cui morinu malati ‘nta li ‘spitala,
semu sempri njàtri scarsi.

Cu sta ‘mpistatu dintra li barracchi,
lu cimiteru ddi li morti viventi,
dunni li  picciriddi vennu manciati
ddi li surci comu rifiuti.

S’ha vistu mai ‘na ricca essiri a luttu
picchì lu maritu travagghiava e morsi?
Chistu succeri sulu a njatri scarsi,
‘cchì lu maritu ppi la casa è tuttu.

‘Un ci succeri mai ‘na disgrazia,
parinu amici ddi lu Patrieternu,
si la vulemu fatta chista grazia
nn’am’ a pigghiari lu cumannu.

Facemuccillu finiri chistu spassu,
ormai havi assai chi sunnu ‘nta lu lussu,
juncemuni tutti e senza aviri scantu
prisintamuci lu cuntu.

C’è ‘na malatia ca nun pirduna,
chi veni ppi ‘nfittari a li riccuna,
iddi si curanu, speranu chi passa
però è mortali la malatìa russa.

Hann’ a muriri sti lupa affamati,
sùcanu sangu comu li vampiri,
sulu si nni nn’avemu libberatu
pi  njatri spunta lu suli.

Russu è lu sangu
Russu è lu suli
Russu è lu focu
Russi  ci su’ tanti ciuri
Russi semu  tutti li scarsi.

Ma allura di nivuru soccu cc’è?
Cc’é sulu la mmerda.

Quelli che muoiono ammazzati nelle fabbriche
Quelli che muoiono schiacciati sotto le case
Quelli che muoiono malati negli ospedali
siamo sempre noi poveri.

Quelli che sono pressati nelle baracche,
il cimitero dei morti viventi,
dove i bambini vengono mangiati
dai topi come fossero rifiuti.

Si è mai vista una donna ricca essere a lutto
perchè il marito è morto sul lavoro?
Questo succede solo a noi poveri
perchè il marito per la casa è tutto.

Non gli capita mai una disgrazia,
sembrano amici del Padreterno,
se la vogliamo fatta questa grazia
ci dobbiamo prendere il potere.

Facciamoglielo finire questo divertimento,
ormai sono nel lusso da troppo tempo,
uniamoci tutti e senza paura
presentiamogli il conto.

C’è una malattia che non perdona,
che viene per infettare i ricconi,
loro si curano, sperano che passa
però la malattia rossa è mortale.

Devono morire questi lupi affamati,
succhiano il sangue come i vampiri,
solo se ce ne libereremo
per noi spunterà il sole.

Rosso è il sangue
Rosso è il sole
Rosso è il fuoco
Rossi sono tanti fiori
Rossi siamo tutti i poveri.

Ma allora di nero cosa c’è?
C’è solo la merda.

(del cantastorie siciliano-Pino Veneziano)

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