la via finanziaria al socialismo e strategia della tensione

Il giorno della presentazione in consiglio dei ministri del "pacchetto sicurezza" e' il giorno dei pacchi alla Ganzer, ma anche quello della richiesta di ipercondanne per 25 imputati di "compartecipazione psichica" o "concorso morale" al G8 di Genova del 2001. Gli psycogiudici di turno hanno chiesto pene detentive per 225 anni complessivi a carico di 25 imputati…rei di aver evocato "devastazioni e saccheggi".
Chiediamo l'applicazione delle pene più severe previste dal legislatore perchè manifestazioni come quella avvenuta a Genova nel 2001 non accadano mai piu', ha detto nella sua requisitoria il pm Andrea Canciani…
Se le richieste dei pm dovessero essere accolte, non ci sarà spazio per pene "alternative al carcere" e le vittime di questo processo alle intenzioni portera' gli imputati dritti in galera. Mentre i 45 torturatori della caserma Bolzaneto godranno della prescrizione quale che sia la condanna e ugualmente indulto e prescrizione cancelleranno le eventuali pene comminate ai 29 agenti di polizia riconosciuti tra i responsabili del "massacro" alla Diaz.
Le cose, in effetti bisogna avere il coraggio di chiamarle col loro nome: anni di carcere per chi ha rubato delle lasagne e tre bottiglie di vino bianco e niente carcere per chi ha ridotto in fin di vita delle persone innocenti.
La giustizia e' cieca ma lo stato ci vede benissimo.
Chi ha bisogno di una nuova strategia della tensionein italia? Chi vuole militarizzare la vita sociale in questo paese? Chi manovra i servizi segreti? Chi sono gli utili idioti di turno?
Soprattutto chi sono gli azionisti di maggioranza di questo Stato?
L'oligarchia finanziaria: holding, banche, banche, banche, massoneria, mafia, partiti…
Innanzitutto il potere finanziario. Imprese, Stato, istituzioni locali, fino all'ultimo infimo correntista qui, tutti, hanno contratto debiti con le banche, italiane e non (Mario Draghi e' un dipendente di Goldman Sachs…dunque…). Se le imprese annaspano i debitori chiedono un bel risparmio sul costo del lavoro: tutti eseguono. Se i lavoratori minimamente s'incazzano gli indebitati industriali chiedono di farli stare zitti. Alla richiesta i governi di ogni latitudine rispondono inchinandosi.
I poteri finanziari hanno chiesto quella che una volta si chiamava, mi scuso per l'indelicatezza un po' retro' del linguaggio: una politica di classe senza se e senza ma. La politica a caccia di consenso pseudodemocratico sfodera alchimie improbabili e si barcamena: tra il rigore finanziario-la costruzione di nuove carceri-l'aumento delle pensioni minime-leggi autoritarie-contentini ai sindacati del pubblico impiego-aumento della precarieta' senza rete…

Purtroppo la via finanziaria al socialismo ha subito qualche battuta d'arresto; gli alambicchi D'alemiani si sono rotti…beh!, ma poi non tutti e quindi, ecco a voi il partito democratico…Paolo Mieli, Uolter, Rutellix…: passando dal "blocco sociale" al "blocco finanziario".
Lo "zoccolo duro" del novissimo partito democratico e' nei salotti buoni della finanza che riciclano i soldi sporchi e cattivi della 'ndrangheta.
Ma nel paese una marea di gente si balocca con l'antipolitica, la guerra alla "casta" dei politici mentre il potere reale e' quello finanziario che in gran parte si e' pure comprato quello mediatico.
Rendimento, rendimento, rendite…con i soldi tutto si puo' comprare: chiese, partiti, stati, terroristi, servizi segreti, magistrati, giornali, televisioni…sicari.

Questa voce รจ stata pubblicata in Generale. Contrassegna il permalink.