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La nuova classifica dei marchi di Millward Brown promuove il colosso di Mountain View, che ha superato anche la rivale Microsoft: tra le due una distanza di più di 11 miliardi di dollari/immagine.Le società tecnologiche monopolizzano le zone alte della classifica su brand vincenti stilata da Millward Brown Optimor(1), società del gruppo WPP, in collaborazione con il Financial Times.

La nuova classifica dei marchi di Millward Brown promuove il colosso di Mountain View, che ha superato anche la rivale Microsoft: tra le due una distanza di più di 11 miliardi di dollari/immagine.

Le aziende conteggiano i propri affari attraverso gli occhi dei  clienti. Accanto ai valori etici, mezzi di una immane strategia commerciale, tocca alla vista o meglio alla percezione del consumatore far lievitare i valori di borsa delle aziende.
Piu' forte e' l' impatto e l' influenza dell' immagine aziendale nella mente del cliente piu' il suo valore cresce.

L' immagine chiave dell' azienda adeguatamente posizionata nella vostra mente e' un potente amplificatore di vendite.
Pertanto le aziende comunicano la propria immagine chiaramente, brevemente e costantemente in ogni e qualsiasi occasione.
Anche i lavoratori devono piegarsi all' idolo-brand e ipnotizzati, si fa per dire, all' interno del ciclo immaginario dell' azienda amare il marchio.

Ad un alto livelo di socializzazione del capitale convergono la sua finanziarizzazione e i suoi investimenti-immagine.
Il potenziale di Internet come canale e strumento di diffusione di una strategia-immagine e' enorme.
Il logo, o meglio l' immagine/azienda influisce in maniera determinante sulle scelte dei consumatori. Alcune ricerche indicano che il consumatore inoltre e' disposto a pagare un sovrappiu' di prezzo, a parita' di qualita', per i prodotti che sono supportati sia nel loro specifico che dal produttore da una "immagine efficace".

I consumatori in sostanza comprerebbero ad un prezzo piu' elevato tra prodotti equivalenti quello con un valore immaginario, cioe' intangibile, piu' efficace-attraente.
Questo valore aggiunto immaginario definisce un vantaggio competitivo potente.

Internet sta' diventando lo strumento piu' potente per arrivare ai consumatori di tutto il pianeta ( da qui il vecchio motto : "consumatori di tutto il mondo unitevi!"). Sia in termini di costi che di velocita' ma anche perche' offre un alto livello di interattivita' che e' un mezzo decisivo per le strategie commerciali del nuovo millennio.

Comunque l' influenza e il posizionamento del brand, diciamo cosi' dell' immaginario evocato sensibilmente nella testa e nel corpo del consumatore, e' valutato come un bene reale valutabile in dollari o euro se preferite.

L' immagine e' collegata dai consumatori con una certa identificazione sociale, un certo stile di vita che spesso, nelle sue versioni piu' fortunate , parla il linguaggio della fuga dalla famiglia, dalla scuola , dall' istituzione…
Le formazioni simboliche e immaginifiche aziendali piu' di successo generalmente danno forti indicazioni di identita' sociali.
L' appello ad un particolare stile di vita o a un' identità sociale- una forte strategia dell' identificazione e' a quanto pare un fattore molto importante nel determinare il successo commerciale di un prodotto.

Le cose intangibili dagli effetti cosi' reali sanzionano in maniera concreta, la verita' del marxismo che annotava il dominio delle astrazioni sugli uomini.
La metafisica e' realizzata nella societa' dello spettacolo dove il rapporto sociale fra gli uomini e' mediato dalle immagini.
Cambiare consumare identita' a volonta' ormai e' l' ultimo modo di controllare una realta' sempre piu' complessa e catoica una volta dismessa la fatica di pensare.

Ora ognuno puo' soddisfare le voci che sente nella sua testa senza passare come si diceva una volta per la fatica del concetto o per il lettino dello psicoanalista che gia' conduceva verso il supermercato dell' immaginazione come verso il successo dello spirito sulla materia.

Affabulazione.
Conquista sopra la materia promossa dall' economia che si espande parallelemente alla sua capacita' di alterare continuamente la fisica della percezione e dell' umana sensibilita'.
Come scrive Susan Sontag ormai noi paragoniamo la realta' alla sua immagine e l' immagine diventa cosi' dominante che e' l' oggetto dell' esperienza reale a doversi adeguare alla sua immagine e non viceversa.
Prima viene l' immagine poi l' oggetto.
L' oggetto reale dell' esperienza che delude nella sua corrispondenza con l' immagine si puo', in ultima istanza, anche gettare nella spazzatura.

Il capitalismo ha realizzato la vittoria dello spirito sulla materia nella realta' nella felicita' che si trova al di la' del registratore di cassa.

1)
http://www.millwardbrown.com/Sites/optimor/Media/Pdfs/en/BrandZ/BrandZ-2007-Top100Ranking.pdf
Al vertice della graduatoria Brandz-Top 100 Most Powerful Brands, si legge in un comunicato, c'è Google, con un valore di marca di oltre 66,4 miliardi di dollari.

Secondo Peter Walshe, direttore della multinazionale della consulenza e del marketing Millward Brown: l'elemento più importante per un brand è senza dubbio l'innovazione, a prescindere dal settore di applicazione. "Alle persone piacciono molto i marchi tecnologici, li considerano eccitanti e li ammirano"

La nuova classifica dei marchi di Millward Brown promuove il colosso di Mountain View, che ha superato anche la rivale Microsoft: tra le due una distanza di più di 11 miliardi di dollari/immagine.

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