omogeneità culturale tra forze dell’ordine, ultras e neofascisti

"Lo stato d’ermergenza in cui viviamo e’ pemanente"(W.Benjamin)
(…)non dimentichiamo molte frange degli ultras neofasciste, razziste, pronte a raid punitivi e "propagandistici" contro rom, immigrati, centri sociali, attivisti dei diritti civili. Militanti di "forza nuova" arruolati negli stadi e indottrinati al grido di "viva il duce!" e "Ebrei al rogo!" esemplificano in modo semplice e chiaro che ormai le curve, i gruppi ultras sono un monocolore: nero.Uno fa l’operaio, uno e’ disoccupato, un altro e’ precario ma uniti nel "tempo libero" urlano cori neofascisti allo stadio e vanno in giro a pestare a sangue militanti di sinistra, immigrati, ebrei, gay…Gli stessi cori ingiuriosi e la stessa violenza la ritroviamo nei cosidetti tutori dell’ordine; basta ricordare Bolzaneto. Il cerchio o il cortocircuito nella sua semplicita’ e banalita’ ideologica e’ perfetto. I gruppi ultras sono, in maggioranza, intrisi della stessa triste cultura di destra che contraddistingue la formazione politico-ideologica delle forze dell’ordine. In fondo e’ una cosa risaputa che l’alto numero di neofascisti all’interno delle forze dell’ordine ha sempre fatto chiudere un’occhio e piu’ sulle violenze di destra.

Un tafferuglio tra tifosi laziali e juventini in un’area di servizio lungo l’A1: interviene la polizia per sedare la rissa: un colpo di pistola esploso da un poliziotto: Il proiettile infrange il lunotto posteriore dell’auto in cui si trovano i tifosi laziali; uno di loro viene ferito al collo e muore. L’auto, dopo l’accaduto è stata portata alla caserma della polizia stradale di Arezzo, con all’interno la salma

Il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe in riferimento alla morte del giovane avvenuta questa mattina nell’area di servizio di Badia al Pino, lungo l’A1, ad Arezzo ha dichiarato: "Il nostro agente era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone che non erano stati individuati come tifosi degenerassero con gravi conseguenze per entrambi. Esprimo profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima".

"E’ un reato perpetrato dalle forze dell’ordine, lo dicono i tifosi, sentite loro. E’ stato un tirassegno" afferma l’avvocato Luigi Conti, amico della famiglia della vittima.

Inter-Lazio, in programma ogi alle 15, viene rinviata a data da destinarsi; le altre partite ritardano di 15 minuti il calcio d’inizio: ha annunciato la federcalcio.
Snai: ha sospeso l’accettazione delle scommesse sulle partite del campionato italiano di serie A che inizieranno, appunto, con 15 minuti di ritardo. Entro la giornata di lunedì, il Viminale deciderà il divieto assoluto di tutte le trasferte dei tifosi, in occasione delle partite di calcio.

Il "tragico errore" di cui parla il questore di Arezzo, sarebbe consistito in un colpo di pistola sparato da un poliziotto al tifoso laziale mentre si trovava in macchina.

-Scontri fra ultras e forze dell’ordine si registrano in alcuni stadi.
A Bergamo, dove era in programma la partita Atalanta-Milan, ultras hanno dato via a scontri con le forze dell’ordine; lancio di lacrimogeni da parte della polizia;
Gruppi di ultras dell’inter, sul piazzale San Siro, hanno intonato cori contro le forze dell’ordine: "per Raciti fermate il campionato, la morte di un tifoso non ha significato"; "Amato dimettiti". Nella curva del Parma e’ spuntato uno striscione con scritto:  "la morte è uguale per tutti".

Negli stadi di Reggio Calabria, Firenze pioggia di cori contro la polizia, a Torino i tifosi granata sono entrati in ritardo allo stadio per protesta. «Assassini, assassini», hanno urlato, insieme ad altri cori e slogan contro polizia e carabinieri, tifosi del Livorno allo stadio di Siena.
Un corteo di alcune centinaia di tifosi della Lazio e dell’Inter ha preso di mira con il lancio di sassi il commissariato San Siro di Milano, dopo la sospensione della partita fra nerazzurri e biancocelesti. Secondo alcune voci, avrebbero intenzione di dirigersi verso la sede Rai di Corso Sempione…

I tifosi laziali accorsi ad Arezzo, dopo la notizia dell’accaduto, dichiarano , come loro raccontato dagli ultras presenti al momento del fatto che: "non ci sono stati tafferugli, ma solo una piccola scaramuccia tra due auto di tifosi laziali e juventini. Il nostro amico è stato ucciso mentre era in macchina che stava uscendo dal´area di servizio. Gli hanno sparato i poliziotti, scrivetelo, che si trovavano nella carreggiata opposta".

"Stiamo accertando la dinamica di quanto è avvenuto, cosa e come sia successo": ha ripetuto ai giornalisti il questore di Arezzo.
Il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha detto: "Abbiamo preso la decisione di giocare le altre partite perchè la dinamica dell’evento è ancora in accertamento. La partita Inter-Lazio non si poteva giocare per il gravissimo lutto che è accaduto. La dinamica è diversa da altri incidenti accaduti nel mondo del calcio. Qui si tratterebbe di una rissa che potrebbe essersi scatenata anche per motivi non sportivi. Il tentativo di sedare questa rissa si è trasformato in una tragedia".

I media della nazione, rai in testa, si sono lanciati, prima che "la dinamica dei fatti sia accertata…"appunto, in uno spettacolo moralistico sul "tifo violento", "i poveri poliziotti che lavorano per uno stipendio da fame". Noti commentatori hanno allargato il discorso dalla "violenza negli stadi" alla violenza diffusa nella societa’, alla mancanza di sicurezza sotto il portone di casa e nella metro. Altri hanno invocato la presenza capillare della polizia sul territorio in nome della sicurezza(non specificata-indeterminata).
I piu’ raffinati hanno pianto, sullo stato della videocrazia, sulla mancanza di "cultura sportiva".

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, mentre era a messa, è stato informato della tragedia dal Ministro dell’Interno e si è dichiarato preoccupato per l’accaduto.
Pierferdinando Casini, per gli amcici Pierferdi…,ha cosi’ commentato l’accaduto: "Esprimo il cordoglio piu’ sincero alla famiglia del ragazzo ucciso e a tutti i tifosi della Lazio. Qualunque cosa sia accaduta nella stazione di servizio sulla A1, la polizia deve essere solo ringraziata per il delicato lavoro che svolge ogni domenica in tutti gli stadi di Italia a tutela dell’ordine pubblico e della legalita’ contro gli ultras piu’ violenti. (…)Mi auguro che il dramma di queste ore non riapra quella assurda e ingiustificata ‘caccia al poliziotto’ che si e’ scatenata in casi analoghi. Migliaia di agenti delle forze dell’ordine si sacrificano per la sicurezza di cittadini in occasione di ogni partita di calcio, rischiando la propria incolumita’ con stipendi al di sotto della soglia della dignita”’

"Non mi stupisco di altri morti, non mi stupisco piu’ di niente. Sono convinta che siamo in un clima di tensione. Chi usa la violenza e’ un criminale". Lo ha affermato in diretta a "Domenica In – L’Arena" Marisa Raciti. La vedova di Filippo Raciti, il poliziotto ucciso negli scontri di Catania…Nessuna criminalizzazione della Polizia. Lo ha detto Claudio Lotito intervenendo telefonicamente alla trasmissione ”Quelli che il calcio’,condotta da Simona Ventura. ”Bisogna sottolineare con forza che non e’ stato uno scontro con le forze di polizia, non e’ che la polizia ha sparato contro le persone-ha sottolineato il presidente della Lazio- L’elemento scatenante ancora non e’ noto, ma si sa che la pattuglia veniva nell’altro senso di marcia e che per senso di responsabilita’ e’ intervenuta in un confronto-scontro tra due macchine di due tifoserie diverse”.

"Qualunque cosa sia accaduta" la linea dei media ufficiali e’ diffondere una semplice verita’ ontologica: il tifoso e’ violento per natura, dunque colpevole; il poliziotto e’ la legalita’, innocente per definizione.

Nei giorni scorsi il consiglio dei ministri ha dato il via libero al "pacchetto sicurezza" che tra le altre disposizioni contiene misure contro i writers (per il "decoro urbano", ma non pensate alla speculazione edilizia ecc.) e contro gli ultras: Reclusione da sei mesi a tre anni e multe da 1.000 a 5.000 euro, per chiunque, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive o sui mezzi di trasporto per arrivarci sia trovato in possesso si razzi, bengala, petardi o bastoni, mazze e oggetti contundenti. La sanzione si applica anche nelle 24 precedenti e successive alla manifestazione sportiva…

Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, in merito alla morte sull’ A1 del giovane tifoso laziale e degli scontri in corso a Bergamo ha rilasciato questa dichiarazione: ”C’e’ un clima di crescente violenza, che non va sottovalutato, e che da tempo ha contagiato il mondo dello sport. Ed e’ dunque giusta la decisione degli organi federali di rinviare la partita Inter-Lazio. Ma l’attenzione su questi problemi non deve calare, non si deve fermare ad oggi. Servono quindi misure ancora piu’ severe di quelle attualmente esistenti”.
 
L’Unita’in suo articolo sostiene: "Non è bastato Filippo Raciti, l´ispettore ucciso il 2 febbraio scorso a Catania durante gli scontri tra ultras. La violenza dei tifosi di calcio continua, esce dagli stadi e ora arriva addirittura in autostrada, dove si sono scontrati due gruppi di tifosi. Il risultato è stato tragico…"

E dopo l’ennesima "tragica fatalita’" R.Calderoli, lleghista-fascista, senza pudore dichiara:
"Una polizia esasperata perché non in grado di poter fare il proprio lavoro, un clima avvelenato dove tutti pensano di poter fare tutto grazie alla mancanza della certezza della pena e dove i cittadini onesti non si sentono sicuri nelle loro città e nemmeno nelle proprie case. Un Paese che ormai è alla mercè dei delinquenti, di quelli facinorosi delle curve, di quelli dei centri sociali, di quelli rom, di quelli che vengono da fuori e di quelli locali. Un Paese dove si dà per scontato che comandi la mafia in Sicilia, la Camorra in Campania e l’Ndrangheta in Calabria e via dicendo(…)un Paese in cui la politica non è in grado di dare alcuna risposta, al di là delle chiacchiere, visto che non siamo neppure in grado di pagare gli straordinari alle forze dell’ordine. Ora sono dovute le dimissioni di chi oggi guida il Paese per manifesta incompetenza in qualunque settore: questo è un governo che ha fallito su tutta la linea e che si è dimostrato l’antitesi della sicurezza e dell’ordine pubblico schierandosi sempre dalla parte di Caino e mai di Abele, con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti(…)Serve allora "una politica nuova che faccia un salto di qualità rispetto a quello che il Paese si aspetta, prendendo tante decisioni, forse impopolari ma necessarie. Non si può affidare le decisioni contro la violenza degli ultras piuttosto che dei centri sociali a chi dopo va da loro a chiedere il voto".

In buona compagnia di Calderoli, ovviamente, non dimentichiamo molte frange degli ultras neofasciste, razziste, pronte a raid punitivi e "propagandistici" contro rom, immigrati, centri sociali, attivisti dei diritti civili. Militanti di "forza nuova" arruolati negli stadi e indottrinati al grido di "viva il duce!" e "Ebrei al rogo!" esemplificano in modo semplice e chiaro che ormai le curve, i gruppi ultras sono un monocolore: nero.
Uno fa l’operaio, uno e’ disoccupato, un altro e’ precario ma uniti nel "tempo libero" urlano cori neofascisti allo stadio e vanno in giro a pestare a sangue militanti di sinistra, immigrati, ebrei, gay…Gli stessi cori ingiuriosi e la stessa violenza la ritroviamo nei cosidetti tutori dell’ordine; basta ricordare Bolzaneto. Il cerchio o il cortocircuito nella sua semplicita’ e banalita’ ideologica e’ perfetto. I gruppi ultras sono, in maggioranza, intrisi della stessa triste cultura di destra che contraddistingue la formazione politico-ideologica delle forze dell’ordine. In fondo e’ una cosa risaputa che l’alto numero di neofascisti all’interno delle forze dell’ordine ha sempre fatto chiudere un’occhio e piu’ sulle violenze di destra.

E’ evidente che formatesi in una "cultura di destra", neofascista, violenta e banale, le forze dell’ordine, possono essere mobilitate, eccedendo ideologicamente al loro compito come recitava il "piano di rinascita democratico" della P2: "per ripulire il Paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda.
Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia restituita la facoltà di interrogatorio d’urgenza degli arrestati in presenza dei reati di eversione e tentata eversione dell’ordinamento, nonché di violenza e resistenza alle forze dell’ordine, di violazione della legge sull’ordine pubblico, di sequestro di persona, di rapina a mano annata e di violenza in generale."

Esiste una omogeneità culturale tra forze dell’ordine e neofascisti, neofascisti e ultras e c’e poco da chiacchierare sulla "cultura democratica delle foze dell’ordine": "I reparti delle forze dell’ordine sono educati al fascismo". Do you remember suonerie con Faccetta Nera?

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5 risposte a omogeneità culturale tra forze dell’ordine, ultras e neofascisti

  1. cauz. scrive:

    non ho capito un cazzo o non si capisce un cazzo, chissa’.
    anzi, sarcazzo, per restare a tema.
    eppure continuo a leggere di una fantomatica “omogeneita’ culturale tra ultras e FdO” e mi chiedo come si possa anche solo pensare un paragone simile.
    tra la realta’ dei ligi al dovere, dei sottoposti agli ordini acriticamente e le uniche realta’ che ancora non si accodano al carrozzoni del calcio-polpetta-light, buono da digerire in dosi ridotte e senza grassi, 7 giorni alla settimana.
    passo al prossimo articolo che questo pure rileggendolo mi pare uguale a prima… continuero’ a non capire un cazzo?

  2. birba scrive:

    che dalla parte delle forze dell’ordine ci sia un accanimento verso i compagni è vero, (io quando fui arrestato ho percepito un astio, particolare, mentre ad altre persone dell’altra sponda con cui ho parlato le provocazioni furono molto più limitate) e mi sono anche spiegato il perchè : il fascista viene percepito come persona “del popolo” e i compagni oggi non provengono da situazioni popolari e anche qualora ci provenissero non sono interni (tranne rari casi, vedi disobbedienti, vedi scampia) e indubbiamento oltre a questa percezione, cè anche una certa vicinanza culturale…
    detto ciò va fatto un distinguo su un certo ribellismo fascista dei ceti popolari che scoppia per il malcontento sociale, e il fascismo da suoneria per tuo stesso dire all’interno delle forze dell’ordine.
    Per me i veri colpevoli sono solamente i compagni che hanno permesso che le periferie divenissero laboratori dell’estrema destra (tranne poche eccezioni), perchè essenziale è la formazione nell’uomo ma anche nell’animale, perchè se tu parlì così è perchè qualcuno ti ha dato l’imput ad alcuni valori, non perchè le tue doti sono innate. Per questo non riesco a capire come tu possa essere tollerante verso i rom (visto che la tolleranza verso ciò che fanno implica la sensibilità di capire da che condizioni educative e di degrado vengano).

  3. evola scrive:

    Dio santo spero solo che qualche piccolo sinistroide cretino nn aggredisca gli ultras che ieri hanno fatto qualche giretto per le nostre città. Il g8 andava bene e il terrorismo contro le casrme no? So che ora potreste dire…ma il g8 aveva motivazioni profonde …era contro ingiustizie….CAZZATE. La violenza va esercitata contro le istituzioni anche senza un motivo, la crisi di valori che avvolge la nostra epoca nn ha motivazioni, nn è quindi degna di ricevere motivazioni se qualcuno cerca di affossarla.
    MORTE AL SISTEME!!!
    W LA TRADIZIOME!!!
    W TERZA POSIZIONE!!!
    SIEGH HEIL!!!

  4. babi scrive:

    mi pare che la tristezza sia nel non saper leggere quello che si vuole commentare.
    forse il citare cio’ che viene giornalmente imboccato dai mainstream e’ per sottolineare la continua merda e stravolgimento dei fatti, dei motivi e della propaganda che ci sorbiamo tutti i giorni rispetto a quello che accade non solo in itaglia, hai mai visto il tg2 a pranzo te lo consiglio e’ solo per stomachi forti..
    dell’uso ed abuso mediatico di ogni notizia per aumentare il super necessario bisogno di sicurezza e ingozzare la fame di paura e sospetto e questo mica da oggi eh
    su carlo non dico altro solo non hai capito un cazzo ..scusa.

  5. cauz. scrive:

    che tristezza e che banalita’ questo commento.
    mi sembra uno di quelli che dicevano che carlo giuliani se l’era cercata perche’ stava assaltando con un pericolosissimo estintore il defender.
    l’omogeneita’ culturale in itaglia c’e’ eccome, ma piu’ che tra ultras e fdo c’e’ tra chi passa le giornate nel salotto e commenta soltanto cio’ che gli viene imboccato dai media mainstream…

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