Vicolo mai, Casa di nessun luogo

Un’ora viva contro tempo morto

La domanda di tempo regola necessariamente la produzione di tempo, come di ogni altra merce. Se l’offerta è assai maggiore della domanda, una parte del tempo cade in disgrazia o muore. L’esistenza del tempo è così ridotta alla condizione di esistenza di ogni altra merce. Il tempo è divenuto una merce, ed è una fortuna per lui se può offrirsi all’uomo.

 Il tempo e’ un grande mistero quotidiano. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci, quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perche’ tutti sappiamo che, talvolta, un’unica ora puo’ sembrarci un’eternita’, e un’altra invece passa in un attimo…dipende da quel che viviamo in quest’ora. Perche’ il tempo e’ vita. E la vita dimora nel cuore.
e nessuno lo sa meglio dei Signori Grigi (sono composti di tempo rubato). Nessuno sa -come loro- apprezzare tanto bene il valore di un’ora, di un minuto, di un solo secondo di vita. Certo lo apprezzano a loro modo- cosi’ come le sanguisughe apprezzano il sangue- e, a modo loro, agiscono in conformita’.
Hanno piani precisi circa il tempo degli uomini. Hanno istituito delle sedicenti "Casse di Risparmio del Tempo", convinto la gente ad economizzare il prorpio tempo con la promessa di renderglielo con gli interessi in futuro. Con le loro astute argomentazioni matematiche hanno persuaso la gente a risparmiare tempo, ad accumularlo come capitale a garanzia di un altra vita piu’ vera sottraendolo al presente, rinunciando al tempo perduto dell’amore, dell’amicizia, del gioco. Le persone impressionate dai calcoli degli agenti delle "Casse di Risparmio del Tempo" non sanno altro che fare bilanci della propria vita e non fanno altro che guadagnare tempo lavorando piu’ in fretta, rinunciando al tempo inutile della vita sociale per depositarlo a garanzia di poter incominciare un’altra vita, primo o poi nel futuro.

Nessuno si chiede in coscienza dove finisce davvero il suo tempo. Per tutti i risparmiatori di tempo questa e’ una domanda inesistente e quando si accorgono che i loro giorni fuggono sempre piu’ veloci risparmiano con maggiore frenesia.
Ogni giorno aumentano le persone che si dedicano a questa faccenda chiamata "risparmiare tempo" e quanti piu’ sono tanto piu’ vengono imitati e anche per chi non vuole saperne non c’e altra scelta che adeguarsi. Ogni giorno alla radio, alla talevisione, sui quotidiani, su internet si spiega e si magnifica il vantaggio delle nuove tecniche per risparmiare tempo che un giorno, offrira’ agli uomini la liberta’ per una "vera vita". Sui muri e sugli spazi pubblicitari gli attacchini incollano manifesti raffiguranti ogni possibile immagine della felicita’ e sotto, l’ossessione delle scritte a lettere luminose: I RISPARMIATORI DI TEMPO VIVONO MEGLIO!, oppure: IL FUTURO APPARTIENE AI RISPARMIATPRI DI TEMPO!, oppure: MIGLIORA LA TUA VITA…RISPARMIA IL TEMPO!
Ma la realta’ e’ molto diversa. Certo i risparmiatori di tempo sono vestiti meglio, guadagnano piu’ denaro e possono spenderne di piu’. Ma hanno facce afflitte, stanche e amareggiate e occhi duri e freddi. Ignorano che si puo’ "andare da Momo". Non hanno chi sa ascoltarli tanto bene da renderli ragionevoli, concilianti e percio’ felici. Secondo loro anche il tempo libero deve essere messo a profitto, e in tutta fretta, per procurarsi divertimenti e distensione nella massima misura possibile. Cosi’ non possono celebrare feste o commemorare avvenimenti tristi o lieti; i sogni sono considerati quasi dei crimini. Ma la cosa piu’ difficile da sopportare e’, per loro, il silenzio.
Nel silenzio li assale l’angoscia perche’ nel silenzio intuiscono cosa sta’ capitando alla loro vita. Per questo fanno tanto rumore quando il silenzio le minaccia; pero’ non il baccano giocondo che regna la’ dove giocano i bambini, ma un rumore rabbioso e sgomento che di giorno in giorno inonda la citta’ irrefrenabile crescendo. Che a uno piaccia fare il suo lavoro e lo faccia con amore per l’opera che crea, non ha importanza…anzi da’ fastidio. Importante e’ solo fare il massimo di lavoro nel minor tempo possibile.
In tutti i luoghi di lavoro pendono cartelli con scritte del genere:
IL TEMPO E’ PREZIOSO-NON PERDERLO!
oppure:
IL TEMPO E’ DENARO-RISPARMIALO!
Cartelli analoghi sono appesi dietro le scrivanie dei capi, dei direttori, nei gabinetti medici, nei negozi, nei ristoranti, nei grandi magazzini, nelle scuole e persino negli asili d’infanzia:
UN DESERTO D’ORDINE.
Nessuno vuole ammettere che risparmiando tempo, in realta’ risparmia tutt’altro, che la sua vita diventa sempre piu’ povera, sempre piu’ monotona e sempre piu’ fredda. Se ne rendono conto i bambini, invece, perche’ nessuno ha piu’ tempo per loro. Ma il tempo e’ vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto piu’ ne risparmiano, tanto meno ne hanno.

con la scomparsa dell’ultimo ladro di tempo cessera’ anche il freddo:
"Momo entro’, con gli occhi spalancati per l’ammirazione, negli immensi magazzini. Allineati sugli scaffali senza fine, innumerevoli Orefiori erano posate come coppe di cristallo -una piu’ splendida dell’altra, e nessuna uguale a un’altra- centinaia di migliaia, milioni di ore di vita.
Il calore aumentava, come in una serra. Mentre si staccava l’ultimo petalo dall’Orafiore di Momo, comincio’ di colpo una specie di tormenta. Nuvole di Orafiori le turbinavano intorno e accanto. Era come una calda tempesta primaverile, ma una tempesta di puro tempo libero.
La tempesta di fiori aumento’ d’intensita’, divenne tanto impetuosa che sollevo’ la bimba, come un fiore tra i fiori, e la porto fuori, fuori dei corridoi tenebrosi, in alto, sulla terra, sulla grande citta’. Volava sopra i tetti e campanili dentro una nuvola di fiori. Era una danza gioiosa in armonia con una musica stupenda, dentro cui lei si librava e volteggiava come una rondine. Poi la nuvola di fiori calo’ lenta e morbida, e i fiori si posarono come soffici fiocchi di neve sul mondo immoto. E, come fiocchi di neve, fondevano lievemente, ridiventavano invisibili per tornare la’ dove dovevano stare: nel cuore degli uomini.
Il Tempo in quel momento ricomincio’ e tutto si sveglio’ e si rimise in moto. Le automobili correvano, i vigili fischiavano, i colombi volavano e il piccolo cane lascio’ il suo rivoletto ai piedi del lampione. Gli uomini non s’erano neppure accorti che il mondo fosse rimasto fermo per un’ora -in realta’- non era trascorso tempo tra la fine e il nuovo inizio. Per loro era passato come un battito di ciglia.
Eppure, qualcosa di cambiato c’era: d’improvviso la gente aveva tempo in abbondanza. Era naturale che ognuno ne fosse felicissimo, ma nessuno sapeva che -in verita’- era il suo proprio tempo risparmiato che miracolosamente gli era stato restituito.

Ognuno poteva dedicare a qualunque cosa tutto il tempo che occorreva o desiderasse. Da quel momento in poi si tornava a disporne in abbondanza. L’umanita’ non ha mai saputo chi ringraziare per quello che accadde in quell’istante breve come un batter di ciglia. Del resto nessuno- o quasi nessuno – ci avrebbe creduto. Soltanto gli amici di Momo l’hanno saputo e creduto."

ci sono ricchezze che distruggono se non le si divide con gli altri-
-piu’ lenta sei piu’ veloce vai-

(da "Momo", ovvero, l’arcana storia dei ladri di tempo e della bambina che restitui’ agli uomini il tempo trafugato-di  Michael Ende)

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