macchina depoliticizzante

 

"Il crollo graduale delle ideologie di sinistra, il trionfo della società dei consumi, la crisi dei significati immaginari della società moderna manifesta una crisi di significati ed è questa stessa crisi che permette agli elementi congiunturali di avere il ruolo che hanno (…) Noi viviamo una fase di decomposizione."
(Cornélius Castoriadis, "Contre le conformisme généralisé", Le Monde Diplomatique, Août, 1997)

L 'immaginario non è soltanto un'illusione o una sovrastruttura
e la "mistificazione" non e' mai solo fumosa trattandosi di una menzogna che produce effetti reali, che si installa nella realta' dell' esperienza sociale ed individuale come una matrice visuale e comportamentale.

Da quando il capitalismo ha sottomesso totalmente la sfera della riproduzione sociale e il valore di scambio ha colonizzato qualsiasi valore d' uso la politica e' morta.
Quando la regolazione della vita sociale e individuale dipende dai "capricci del capitalismo" deterritorializzato non si capisce di quale politica, di quale spazio "pubblico" o "collettivo" o "sociale" si chiacchiera nelle varie tribune politiche disseminate via cavo e via militante.

La semantica (presunta) obiettiva della scienza e il gergo economico imperante nella discussione pubblica rivelano  che nulla sfugge al mercato. L' opposizione spettacolare non sanziona mai una qualche realta' quotidiana dimenandosi fra la retorica veterotriste di monastici rivoluzionari privi di soffio vitale e quella non meno triste di nuovi antagonisti alle prese con i loro drammi interiori giocati sul filo della propria voglia irresistibile di sublimare politicamente le proprie frustrazioni sociali nella speranza che poi qualche pezzetto di lardo cadra' dalla tavola del padrone.

Neoconservatorismo e neoliberismo hanno significato la riduzione, economicamente sostenuta dal corso della produzione, dei problemi sociali a questioni private ed individuali.
La "guerra alla poverta'" negli anni '70 secondo autorevoli teorici neo-conservatori avrebbe generato con il suo permissivismo-assistenzialismo-consumista-individualista della crisi fiscale, morale e sociale…

Con Reagan si apriva l' epoca del "disinvestimento sociale" a favore della guerra alla decadenza morale ed economica della societa' civile enfatizzando l' uso di strumenti di repressione, controllo e sorveglianza a livello di vita quotidiana.
La guerra alla droga di Reagan era una crociata moralizzatrice di una societa' senza valori, corrotta e moralmente abnorme:
nasce l' industria-della detenzione, l' intensificazione del controllo dei comportamenti sociali…La regolazione della condotta nelle scuole viene affidata ai dipartimenti di polizia.

Un' estesa massa di idioti masochisti colpiti da una peste emozionale hanno cominciato a reclamare piu' polizia, piu' carceri, piu' controlli:
L' amministrazione della paura del ceto medio e piccolo borghese morso al culo dalla crisi economica ha alimentato la creazione di un sistema di militarizzazione della vita quotidiana.
Poi chi vuole fare il politico raffinato puo' pure iscriversi a rifondazione.com o ai DS.XXX per inseguire il cosiddetto ceto medio, qualche voto della base-in italia- impiegatizia-commerciante ecc, nel barato dell' integralismo cattolico.
In alternativa puo' regredire, sempre previa iscrizione e tessera, al comunitarismo scoprendo 50 anni dopo di vivere nella societa' del consumismo e dell' individualismo sfreanato o anche solo mettersi a giocare a fare il populista coi fascisti.
Tanto siamo tutti molto "flessibili" e potremmo anche imbroccare l' illusione postmoderna, fare un giro tra le illusioni alternative offerte dalla societa' dello spettacolo.

Lo scopo della politica era di consentire un certo grado di cambiamento sociale/tecnoscientifico/culturale all'interno di una rigida stabilità di potere sociale. Oggi il potere non abbisogna di mediazione. Esso si media da se' invadendo ogni spazio umano. Al piu' ha bisogno di amministratori competenti.

Ambiente , elettricità, infrastrutture, trasporti, comunicazione, formazione, prigioni, ospedali, parchi, foreste, idee, uomini, corpi, organi, sogni, sesso, morte, vita  tutto e' commercializzato, mercificato.valori
La conoscenza, la virtù, la coscienza, l'amore, l'identità sono merci.
La macchina della "depoliticizzazione" procede di pari passo.

Lo shopping morale, politico ed estetico e' aperto!

Prego signori e signore accomodatevi! 

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3 risposte a macchina depoliticizzante

  1. MARCO s. scrive:

    BLOG VIVO E PASSIONALE….MI è PIACIUTO!

  2. sade scrive:

    vesti un’identita’

    transex, gender, lesbo, etero quello che vuoi

    basta che godi

    possibilmente a solo

    attaccato ad una tv

    la frammentazione della societa’ te ne sarà grata

  3. sade scrive:

    godi!

    e il potere godrà con te.

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