le immagini non si confutano

 
Un giorno creeremo immagini che spareranno a bruciapelo sui nostri nemici. Proibirsi l' uso di un' immagine e' rinunciare ad un' arma utilizzata dai nostri avversari.

Stereotipi.
Gli stereotipi sono le immagini dominanti di un' epoca.
Gli stereotpi sono il modello dei ruoli.
Esiste una vita e una morte degli stereotipi, delle immagini dominanti:
una certa immagine seduce, serve da modello per migliaia di ruoli poi si sgretola e scompare.

Stereotipi negativi.
i cattivi, i paranoici, omicidi sadici, schizofrenici il cui ruolo non e' considerato di pubblica utilita' e non e' dunque distribuito con i distintivi del potere(poliziotto, capo, militare..) rendono piccante lo spettacolo.

Identificazione.
Dall' identita' all' identificazione.
l' identificazione e' la modalita' d' ingresso nel ruolo.

Al principio fu l' immagine che ti venne assegnata.

Il Ruolo.
Il ruolo e' il vissuto ridotto a cosa.
Consolazione della vita che impoverisce:
"ogni sottomissione da' diritto a qualche potere e non c'e potere che al prezzo della sottomissione."

Il ruolo colloca nella rappresentazione gerarchica dello spettacolo.
Esso e' consumo di potere in forma di compensazione del sacrificio individuale. Della negazione del vissuto per adeguarsi alle norme del ruolo.

La funzione del ruolo e' di adattare il vissuto alle norme dell' organizzazione sociale.

La Decomposizione.
Decomposizione del mito nello spettacolo.
Decomposizione dell' immagine sacra che cementava la piramide sociale.
Decomposizione delle sue categorie etiche (guerriero, signore, prete, fellone, mendicante…) nei ruoli (modellati sugli stereotipi)
Decomposizione del vissuto in una serie di pose -cliches-in una serie di seduzioni successive di immagini.

Il consumismo.
Il consumismo è la narrativa della crisi. Qui la distinzione fra la verita' e l'illusione è offuscata dalla proliferazione di immagini…
Questo e' il mondo dei movimenti ripetuti e delle emozioni soppresse, delle emozioni provate con la procura, ed in conformita' delle immagini.

La Maschera.
L' immagine e' la maschera che protegge o divora. La maschera e' cio' che nasconde e libera o cio' che fissa e domina riducendoci a cose fra le cose.

La maschera non protegge piu' la liberazione dell' energia ma la congela.
Il mezzo ha sostituito il fine.
Nel regno dell' equivalenza assoluta l' immagine si ciba dell' energia vitale. Via via l' individuo si riduce alla sua superfice. La superficie e' la sua unica profondita'.

Al di la' del vero e del falso nell' immagine.
L' intriorita' si e' volatilizzata e le immagini non nascondono alcun senso profondo.Tante copie senza originale.

Apparenza.
Esistere e' apparire, piu' si appare piu' si esiste fino ad evoporare completamente nell' apparenza.

Apparire ed essere tendenzialmente coincidono nella liquidazione dell' individuo.

Appaio dunque sono un' apparenza.

Le immagini sono irrangiungibili.
Se tu ti metti a correre dietro un' immagine essa correra' piu' forte…

Lo Spettacolo.
Lo spettacolo e' rapporto sociale per immagini.
Il momento in cui l' immagine ha ocupato totalmente la vita sociale.

"Lo Spettacolo innestato nella vita quotidiana ha gia' da tempo sorpassato la Pop Art"

La realta' del vissuto e' invasa materialmente dalle immagini.
Le immagini si installano negli individui come motivazioni sufficienti della vita.

La Realta'.
La realta' e' un momento dello Spettacolo.
Le immagini agiscono sul reale organizzandolo.
Le immagini sono forme e principi di organizzazione di un mondo dove si uccide e si e' uccisi.

Compensazione.
La compensazione e' il doping necessario.

Oggettivo.
Le immagini si oggettivano nel ruolo. Il soggetto tende a coincidere con l' immagine fino a scomparire.
I ruoli sono visioni reificate del mondo e di se'.

E' impossibile liberarsi di un mondo senza liberarsi dalle immagini che lo garantiscono e lo riproducono.
Quando il potere risparmia la violenza poliziesca e' alle immagini che affida il compito di tutelare l' ordine repressivo.

Le immagini mediano la comunicazione.
La comunicazione tra gli uomini e' mediata da immagini.
Essi non hanno piu' bisogno di parlarsi l' importante e' che assumano un ruolo.

Il ptere delle immagini.
Il potere medita di chiudere gli individui ognuno in un' immagine.
La riduzione crescente dello scarto tra la vita e l' immagine e' il simulacro della risoluzione delle contraddizioni.
Parodia del progetto rivoluzionario dell' ambiente ad opera di un' umanita' padrona di se stessa.

L' immagine piu' astratta e' anche la piu' concreta.
Il denaro o le sue immagini sono l' ultimo valore che resiste.

A volte le immagini scendono per strada.
Le immagini dominanti sono le immagini della classe dominante anche nella loro forma antagonista.
Il potere non crea nulla, recupera e si nutre di spettri.

Alle grandi immagini collettive subentrano una miriade infinita di immagini parcellari e portatili.
La varieta' delle immagini lo attesta: ci sono cento modi di essere a fianco del potere.
Ognuno e' invitato a prendersi un ruolo su misura.

Lo Stato dell' immagine e' lo Stato del voyeurisme.
Ad ognuno il suo caleidoscopio, un leggero movimento delle dita e l' immagine si strasforma: poi la monotonia delle immagini consumate prende il sopravvento.

Un giorno creeremo immagini che spareranno a bruciapelo sui nostri nemici. Proibirsi l' uso di un' immagine e' rinunciare ad un' arma utilizzata dai nostri avversari.

Le immagini sono un' astuzia al livello della sensibilita'.
L' immagine paralizza per suggestione, seduce.
Le immagini non si possono confutare si possono solo detournare.

L' immagine della felicita' e' a un tiro di sputo.
Il proletariato e' invitato ad acquistare le immagini che lo ancorano agli indici della gerarchia sociale.
Il potere ingozza i suoi servi di immagini fino a farli diventare servi d' immagini.
L' immagine e' una forma modificata della merce.

Le immagini seducono.
Il culto delle immagini e' reazionario.
Si crede di morire per un' immagine e si muore per il capitale.
Non barattate niente per un' immagine.

Le immagini costruite secondo teniche combinatorie sono un distributore automatico di spiegazioni confezionate e di sentimenti controllati.
Esse sono l' anticamera dello Spettacolo organizzato dal fascismo.

Piu' ci si allontana dalle immagini e' meglio le si detourna contro l' avversario.
Le immagini servono il potere meglio di quanto gli uomini si servono di esse.

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