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L' idealismo giustifica lo sterminio.

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La condizione condizionata

In Hegel la condizione (la realta' storica e le sue articolazioni sociali e politiche) diventano il condizionato (determinato dal pensiero, dallo spirito).

Lo Stato non esiste senza la sua base naturale: la famiglia, la societa' civile , gli individui come moltitudine ma nella speculazione hegeliana questo dato di fatto e' una "distribuzione" che "l' idea" fa' della sua materia.
Se lo Stato risulta dalla moltitudine, dalla famiglia e dalla societa' civile questo e' per Hegel un azione dell' Idea. Un atto determinato da quel soggetto indipendente che e' l' Idea.

La realta' dunque appare anche come razionale-o necessaria-ma perche' significa altro da se' ed e' il risultato di un ente che gli e' estraneo: l' idea.

La realta' non e' che il fenomeno dell' Idea.

L' assegnazione dei singoli alle sfere della famiglia, della societa' civile o dello Stato sono necessarie e razionali anche quando a quel povero fesso dell' individuo appaiono mediate dalle circostanze e dall' arbitrio.

Cosi' lo spiritualismo politico di Hegel fa' coincidere la nascita dei singoli con funzioni statali.
Ci sarebbero in sostanza determinati individui che nascono per incarnare supremi compiti politici. I leader sono congeniti per la postulazione speculativa dell' identita' di spirito e natura, corpo e anima, pensiero e realta'.

Mentre a Marx si rimprovera di istituire un rapporto meccanico tra essere sociale e coscienza non altrettanto si rimprovera ad Hegel di istituire un' immediata identita' tra nascita sociale e funzione sociale.

Come scrive Marx in questo "sistema" la natura fa direttamente dei re, dei servi ecc. Meno male che questo era l' idealismo.
Qui si considera come prodotto immediato naturale quello che e' solo  una creazione sociale.

Uomini si e' per nascita ma  se questa determinata nascita e' nascita di un re o di uno schiavo e' dovuta ad una convenzione sociale.
Per il signor Hegel si sarebbe predestinati dalla nascita: bonta' dell' idealismo che pone lo spirito, il soggetto, il pensiero come principio della realta'.

Tutto il mistero di questo spiritualismo politico si risolve nel  nazismo nel fascismo.
L' elemento ideale e' cosi' forte da determinare il genocidio di milioni di uomini nei campi di concentramento e lasciare la scena del mondo a dei pazzi paranoici ma  predestinati sic!

L' idealismo giustifica lo sterminio.
Gli epigoni di questo spiritualismo politico, meno mitici, ma certamente ugualmente sanguinari si chiamano in questo paese coi nomi di Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie, Franco Freda, Pino Rauti, Claudio Mutti, la Xmas, i "repubblichini", i naziskin…

Poi qualcuno dice che la filosofia e' un esercizio scolastico noioso ed innocuo.

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2 risposte a marx01

  1. spiff scrive:

    Ciao si le immagini sono mie e queste fatte apposta per il blog.

  2. maska scrive:

    L’immagine è davvero bella.
    Ma le fai tu?

    Se si, grande davvero.

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