L' unica profondita' e' la superficie
Per sopravvivere si e' costretti a collaborare alla propria esclusione e alla propria impossibilita' di vivere.
Non a caso qualcuno ha scritto "che soprevvivere ci ha impedito di vivere".
Dallo Stato fascista allo Stato cibernetico le cose non sono poi molto cambiate. Non importa quante siano state innumerevoli le nostre identificazioni catartiche; vittime e torturatori portano la stessa maschera.
Lo spettacolo col suo ghigno grottesco e' la traduzione materiale dei nostri incubi: la realta', la nostra realta' individuale e quotidiana e' solo un momento dello spettacolo.
Lo spettacolo e' dappertutto. "Che cos'e, infatti, che ci costringe in generale ad ammettere una sostanziale opposizione tra "vero" e "falso"? Non sarebbe sufficiente ammettere dei gradi di apparenza, per cosi' dire, e delle tonalita' dell' apparenza piu' chiare e piu' scure?"
L' unica profondita' e' la superficie